CONTROLLO
MAGNETOSCOPICO

Questa tecnica può essere applicata su tutti i materiali ferromagnetici quali la ghisa, l’acciaio al carbonio. 

Si basa sull’attrazione di particelle ferromagnetiche (solitamente fluorescenti e disperse in liquido) attratte dal materiale disperso in prossimità delle eventuali cricche. 

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La procedura consiste nella magnetizzazione del pezzo: in corrispondenza di incrinature, cricche, difetti superficiali e sub-superficiali si manifesta una deviazione delle linee di forza magnetiche verso l’esterno formando così un flusso disperso.

Cospargendo il pezzo con polveri magnetiche, sia a secco che in sospensione liquida, queste vengono attratte dal difetto. L’accumulo di tali polveri consente la sua evidenziazione.

PRODOTTI CONTROLLABILI

È possibile effettuare 

  • controlli magnetoscopici su saldature
  • controlli magnetoscopici su pezzi fusi
  • controlli magnetoscopici su forgiati
  • controlli magnetoscopici su laminati
  • controlli magnetoscopici su getti
  • controlli magnetoscopici su apparecchiature a pressione per verifiche PED

VANTAGGI

Metodo meno laborioso dei liquidi penetranti, infatti non è necessaria una perfetta pulizia dei pezzi da controllare.

Questa metodologia è particolarmente utile per la ricerca di difetti superficiali specialmente in zone di difficile accessibilità.

SVANTAGGI

può essere utilizzato unicamente su materiali ferromagnetici; non è adatto per l’esame delle integrità superficiali di pezzi porosi come getti di ghisa; è inefficace per i difetti interni o troppo lontani dalla superficie.

Inoltre il suo impiego su spessori elevati richiede grandi quantità di energia elettrica.

APPARECCHIATURE A DISPOSIZIONE

  • NR 2 MAGISCOOP 6000 CCA
  • NR 2 MAGISCOOP 3000 CCA
  • NR 2 SENTINEL HANDY MAGNA MP-A

PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO

  • UNI EN ISO 17638, EN ISO 23278
  • ASME V Art. 7, ASTM E 709